giovedì 26 gennaio 2012

Primarie, senza chiacchiere e col distintivo Pd

Avete presente la famosa scena nel film “Gli intoccabili” di Brian De Palma, in cui Robert De Niro, che interpreta Al Capone, dà una bella strigliata ai suoi? Li invita a cena e, mentre sono tutti seduti e contenti attorno ad una bella tavola imbandita, impugna una mazza da baseball. Scherzando, inizia a fare uno strano discorso sull’importanza del “gioco di squadra”. Tutti si fanno grasse risate, ma all’improvviso ne colpisce uno alle spalle con la mazza.

Ora, con le dovute differenze (per carità di Dio!), nella settimana precedente alle primarie, all’interno del Pd leccese deve essere accaduto qualcosa del genere. Non nella forma, ovviamente; ma almeno nella sostanza. Raccontano che, insoddisfatta di come stessero andando le cose, Loredana Capone (in questo caso, “Al” non c’entra nulla) si sia lamentata coi suoi compagni di partito. E la voce sarebbe giunta anche a Roma. Dalla capitale, poi, sarebbe partita la telefonata ai referenti locali del Pd: «Datevi da fare, perché se Loredana perde le primarie, farete i conti con noi». Di fatto e per poco, l’esito delle urne va bene al maggior partito del centrosinistra e alla sua candidata.

Ma lei, la vicepresidente della Regione, domenica sera, non appena fa il suo ingresso all’hotel Tiziano da trionfante vincitrice, incrocia un serioso e accigliato Sergio Blasi. E davanti a tutti gli chiede: «Che è quella faccia, Sergio? Per caso ti è morto il gatto?».
Beh, se davvero il micio di Blasi è stato trovato stecchito, forse non era poi così intoccabile