Ora, con le dovute differenze (per carità di Dio!), nella settimana precedente alle primarie, all’interno del Pd leccese deve essere accaduto qualcosa del genere. Non nella forma, ovviamente; ma almeno nella sostanza. Raccontano che, insoddisfatta di come stessero andando le cose, Loredana Capone (in questo caso, “Al” non c’entra nulla) si sia lamentata coi suoi compagni di partito. E la voce sarebbe giunta anche a Roma. Dalla capitale, poi, sarebbe partita la telefonata ai referenti locali del Pd: «Datevi da fare, perché se Loredana perde le primarie, farete i conti con noi». Di fatto e per poco, l’esito delle urne va bene al maggior partito del centrosinistra e alla sua candidata.
Ma lei, la vicepresidente della Regione, domenica sera, non appena fa il suo ingresso all’hotel Tiziano da trionfante vincitrice, incrocia un serioso e accigliato Sergio Blasi. E davanti a tutti gli chiede: «Che è quella faccia, Sergio? Per caso ti è morto il gatto?».
Beh, se davvero il micio di Blasi è stato trovato stecchito, forse non era poi così intoccabile