Per cui, da un po’ di tempo, provo un certo fastidio quando su Facebook mi arrivano le richieste di adesione alle cosiddette “pagine fans” di questo o quel politico, di questa o quella istituzione pubblica, società di servizi, ecc. E ancora più fastidio provo nel fatto che, per accettare, dovrei cliccare sul tasto «Mi piace» di quelle pagine. Come a dire: apprezzo quello che fai, come sei, come amministri o fai opposizione, a seconda dei casi.
Già fatico a condividere l’abuso che, sul social network più famoso al Mondo, si fa del concetto di «amicizia»: come nemmeno tra le cosche di Cosa nostra, infatti, siamo un po’ tutti “amici degli amici”, “amici degli amici degli amici” e così via.
Ma, se un insegnamento dal modello del Governo Monti si può trarre, è nel fatto che, a chi amministra la cosa pubblica, dovremmo forse tornare a rapportarci come ad un severo, ma competente professore. Più che agli idoli passeggeri dei teenager.